Il laboratorio M.U.R.I. comincia nel luglio 2011 come progetto di coesione sociale e di integrazione tra giovani cittadini italiani e un gruppo di richiedenti asilo, ospitati a Magenta dal maggio 2011.

Obiettivo del laboratorio è quello di coinvolgere ragazzi in condizione di disagio, appena arrivati in Italia dalla Libia, scampati alla guerra e in cerca di un futuro lontano da casa.

Accanto ai rifugiati, vengono coinvolti ragazzi del territorio, con l'intento di offrire una reale occasione di scambio tra culture attraverso il gioco teatrale.

A un anno dall'inizio del laboratorio, che ha portato alla realizzazione di tre spettacoli rappresentati in teatri e piazze della provincia e non solo, possiamo dire che quello che è nato ha un che di straordinario. Il teatro ha permesso di abbattere le barriere della diffidenza, della paura e del pregiudizio; si sono condivisi storie e sogni, sono nati legami che vanno oltre le parole e che ribadiscono l'uguaglianza di ogni essere umano di fronte alla legittima ricerca della felicità.

Il laboratorio è stato condotto nel corso dell'anno in forma completamente volontaria. Tuttavia, si rende ora necessario cercare un sostegno che permetta a questa esperienza di continuare con lo stesso impegno e con la stessa professionalità.

Il laboratorio oggi accoglie chiunque abbia desiderio di parteciparvi. Molti dei richiedenti asilo magari hanno preso altre strade, hanno cominciato percorsi di formazione professionale, sono in cerca di lavoro oppure lo hanno già trovato. Ora a raggiungerci ci sono anche giovani che hanno altre storie, che arrivano da altri luoghi oltre all'Africa, che sono magari in Italia da più tempo, ma che hanno bisogno di occasioni per stare insieme e per conoscere più a fondo la nostra cultura.

Questo pranzo sarà all'insegna dei sapori e dei profumi della lontana terra d'Africa. Vuole essere un momento di condivisione e di festa, insieme a tutti gli amici che durante quest'anno hanno condiviso con noi il progetto di accoglienza e insieme a tutti coloro che vorranno sostenerci.