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VIBRAZIONE - PALAZZOLO SULL'OGLIO (BS) - RASSEGNA SALTUARIA |
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14 Dicembre 2013 - 16:30 |
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In collaborazione con Crocevia dei Viandanti
Di: Vaninka Riccardi Progetto e regia: Matteo Riccardi Percussioni, vibrazioni, canti: Moreno Papa Voci e azioni: Matteo Riccardi, Vaninka Riccardi Scenografia: Matteo Riccardi Tecnica: teatro d'attore, di figura, narrazione, danza e canto dal vivo Produzione: Associazione tra artisti Ciridì
VibrAzione. Il battito incessante del cuore dell'umanità. Una culla che ondeggia. Il continente-madre di ogni forma di vita. VibrAzione. Il tamburo che parla e risponde lontano. Il racconto del griot che evoca - con danza, parola e musica - antiche storie, miti e leggende. La creazione del cosmo, la natura e gli animali che la popolano. La nascita dell'uomo e l'iniziazione alla vita, la scoperta, l'incontro, la conoscenza. Comunità e villaggi leggendari. Antiche storie d'amore... Canti tradizionali dal Congo, Mali, Senegal e Costa d'Avorio - in lingua lingala, barbara e wolof - insieme a danze e ritmi, accompagnano la narrazione dei racconti provenienti dall' Africa centro-occidentale. La scena - colorata e dinamica, in continua evoluzione - si trasforma e richiama, in un finale poetico ed evocativo, al crudele destino di tanti figli strappati dalle braccia di Mama Africa e deportati in paesi stranieri. Storie semplici e travolgenti, ricche di simboli, energia e profondità. Storie che fanno sognare e riflettere e rimandano ad un passato ancestrale, ad un'origine comune, ad un'unica Madre, generosa e vicina... ci ricordano le nostre radici.
Lo spettacolo è un vero e proprio omaggio al continente più antico del mondo, l'Africa, che troppo spesso ci viene mostrata nel suo volto più tragico e doloroso. Mama Africa, così ci piace chiamarla, è la terra in cui è nato il genere umano e conserva, nonostante tutto, una grande energia e vitalità ed un'affascinante tradizione, di storie, arte e musica. Abbiamo voluto mostrare questi aspetti del continente nero, raccontando, come gli antichi griot - saggi anziani che tramandano la memoria, di generazione in generazione - tante storie, seguendo un filo comune: dalla creazione dell'universo, il mito che spiega perché sole e luna stanno nel cielo, alla comparsa degli animali sulla terra; dalla nascita del genere umano all'incontro del primo uomo e della prima donna; dall'origine delle maschere alla vita di comunità e di villaggio, fino ai divertenti episodi che coinvolgono i suoi abitanti. Abbiamo scelto di raccontare queste storie ispirandoci al prezioso lavoro di trascrizione per bambini dell'autrice Lazzarato, che da anni raccoglie e ripropone le tradizioni letterarie di diversi paesi del mondo. Il racconto è giocato tra i due attori presenti in scena e va oltre la narrazione, con la danza, l'uso di oggetti, maschere e costumi e l'intervento musicale di un percussionista che accompagna i momenti di danza e canto e "colora" di suoni e rumori le vicende narrate. I canti sono completamente dal vivo e nelle lingue originali dei diversi paesi: hanno la funzione di anticipare o commentare il tema delle storie presentate. La scenografia si trasforma nel corso dello spettacolo ed una semplice struttura di legno diviene bosco, totem, villaggio e infine barca: un modo poetico e delicato per ricordare - dopo l'ascolto di storie affascinanti e divertenti - il triste destino di tanti figli di Mama Africa, fatti schiavi e portati via dalla propria terra su navi, verso terre straniere e lontane. Uno spettacolo colorato e intenso, che sa coinvolgere gli spettatori. |
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